Il processo partecipativo Verde Acceso ha avuto come oggetto la definizione di un modello operativo per la gestione del patrimonio verde del comune di Camposanto e ha portato alla redazione di un documento finale condiviso dagli attori partecipanti denominato Linee guida dell’amministrazione, delle realtà e dei cittadini attivi del Comune di Camposanto per la costruzione dell’amministrazione condivisa.
La redazione delle linee guida è stata possibile grazia alla partecipazione costante delle realtà locali che sono state coinvolte, oltre alla stessa amministrazione, tra cui alcune associazioni culturali, centri di aggregazione sociale e portatori di interesse vari (comitati di genitori, associazione che si occupano di sviluppo locale, singoli cittadini e gruppi di cittadini non costituiti formalmente).
Il progetto ha visto infatti lo svolgimento di:
4 laboratori aperti alla cittadinanza,
2 eventi pubblici (uno di presentazione e uno di conclusione del progetto),
2 incontri di accompagnamento e formazione dedicati alle pubbliche amministrazioni dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’area Nord su tematiche di amministrazione condivisa. Inoltre, data l’emergenza sanitaria, il progetto ha subito una dilatazione nel tempo e per mantenere vivo l’interesse della comunità appena creata sono state previste ulteriori azioni di coinvolgimento attivo (a) e passivo (b) quali:
- proposta di video di monologhi tematici che hanno dato voce a testi che portavano l’attenzione su un lessico approfondito dal progetto e condivisione di foto e testimonianze di come stesse crescendo la pianta donata durante il primo incontro come prima pratica di cura del verde;
- suggerimenti di una serie di letture, videogiochi e film in coerenza con le tematiche ambientali ed in particolare con l’uso e gestione del patrimonio verde come bene comune.
Ai fini organizzativi, sono stati attivati due strumenti previsti dalla normativa: il Tavolo di Negoziazione (TdN) e il Comitato di Garanzia Locale (CGL). Inoltre, l’attivazione di un processo incrementale di coinvolgimento (coadiuvato dall’analisi della rete sociale degli attori) ed una efficace azione di comunicazione ha permesso di attivare una moltitudine di attori locali ed extra-locali.
L’intervento proposto è stato in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 ed in particolare per gli aspetti che concernono il punto b) Resilienza del territorio, qualità ambientale nella sezione “modelli collaborativi per lo sviluppo sostenibile e per la progettazione e riqualificazione di spazi urbani pubblici o privati ad uso pubblico, anche improntati alla cooperazione e co-gestione dei beni comuni urbani”.